Elena Pugliese

ECCOMI – parole per chi arriva, 2022

Elena Pugliese
ECCOMI, parole per chi arriva
Quaderno rilegato 25×10

Pianpicollo Research Residency 2022
con il sostegno di Fondazione CRC, Regione Piemonte

Il concetto di pratica è al centro della mia ricerca. Nel corso di un anno di residenza ho aderito alle pratiche quotidiane di Pianpicollo, assorbendone lo spirito. Pianpicollo non è solo un luogo nel mondo, ma è uno stare al mondo. Il suo stare si inserisce all’interno della ciclicità naturale senza ostruzione. Non al centro, non si pone come esempio, ma come servizio. Servizio alla terra, agli animali, al mondo umano e vegetale. Si inserisce nel flusso diurno e notturno e ne diventa parte. Una ciclicità che riesce sempre a compiersi grazie alla ripetizione delle pratiche messe in atto nel quotidiano. Eccomi, è la parola che meglio rappresenta il significato di ‘servizio’, in ebraico antico hineni e si riferisce al versetto della Torah ”Dopo queste cose Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose «Eccomi (hineni)!»” (Genesi 22,1). Eccomi sono qui, sono pronto. Eccomi è l’inizio di un dialogo, di una storia comune, di un progetto straordinario tra L’Hineni del Creatore e l’Hineni della creatura. ECCOMI notte, eccomi giorno, eccomi orto, eccomi gallina, eccomi piatto sulla tavola, eccomi. E’ una parola di tutti, una qualità dello stare, è quella postura alla vita che possiamo mettere in atto nel nostro quotidiano. Una presenza di qualità.

Attraverso queste riflessioni, Eccomi prende forma in un quaderno rilegato che raccoglie attimi di presenza. Cinque quaderni per cinque stanze, disponibili agli ospiti su ogni scrittoio delle rispettive camere, hanno la funzione di viatico, rituale di passaggio, uno snodo da un mondo fuori a un mondo dentro. È ispirato alle pratiche, esperienze e testimonianze di Alice e degli abitanti non umani di Pianpicollo. Il mio scritto non definisce, esplora, osserva, tenta di restituire un dialogo con il cielo, la terra, gli animali, gli umani e ciò che di sacro li racchiude. Il tentativo è di agevolare chi legge ad aprirsi allo stupore dell’osservare ciò che è in vita. E forse vuole essere un invito al risveglio.

Residenza condivisa 19 – 22 maggio 2022
Dialoghi attorno all’arte della pratica

Un’artista, un medico, un’iconografa, una musicista, un agricoltore, una studiosa di astrologia, un’attivista politica, una diarista e una epistemologa hanno dialogato per tre giorni. Ho invitato sei persone scelte a portare la propria esperienza dell’eccomi e a condividerla attraverso la pratica del dialogo. Ogni persona è stata scelta in base al suo ‘incarnato’, ovvero a quanto e come incarna il suo eccomi nella sua pratica di vita, in uno spettro il più possibile completo nella connessione tra terra cielo, umano animale e sacralità. Tutto ciò che Pianpicollo porta in evidenza. L’obiettivo è fare esperienza della possibilità del dialogo come pratica utile e, a mio avviso, fondamentale per riuscire a stare nella turbolenza e trovare attraverso l’ascolto dell’altro utili generatori di pratiche di sopravvivenza. Un piccolo gruppo di ricerca che non ha l’obiettivo di raggiungere delle conclusioni, ma di aprire possibilità. 

Un ringraziamento speciale ai partecipanti ai dialoghi: Alice Benessia – fondatrice di Pianpicollo Selvatico, Elisa Bigotti – diarista, Graziella Cortassa – medico, Natalie Lithwick – musicista, Silvia Manzi – attivista politica, Petronjia Makaveeva – iconografa, Michela Mazzini – studiosa di astrologia, Mario Schlatter – agricoltore. È stato un lungo tempo di ascolto reciproco, che ha arricchito la ricerca e ciascuno di noi.